PROLUSIONE PER l’APERTURA DELL’ANNO ACCADEMICO 2023-2024 DELL’UNIVERSITA’ AMBROSIANA

 

il 7 Dicembre  2022 si è aperto  formalmente l’Anno Accademico  2023-2024 dell’Università Ambrosiana

Prolusione all’ inaugurazione Anno Accademico 2023-2024 del Rettore 

dell'Università Ambrosiana, prof. Giuseppe R.Brera

7 Dicembre 2022
“Essere testimoni della verità”

Premessa 1 : l’idea della “verità” , madre dell’Occidente

La verità è un’idea misteriosa che da Socrate, Platone, in poi ha acceso l’intelligenza dell’uomo ed è stata eletta ha essere oggetto della riflessione filosofica . E’ stato Socrate che per primo ha insegnato: “ Per migliorare le scienze che si occupano dell’uomo è necessario conoscere chi è l’uomo”, affermando così l’esistenza di una relazione tra natura umana , l’essere dell’uomo e la verità su di lui. La rivoluzione antropologico-mistica fondata dall’uomo Gesù Cristo, di cui nelle nostre agende leggiamo la paternità della demarcazione del tempo e della storia, come nuova ermeneutica e cambiamento corrispondente della natura umana, ne ha tuttavia rivelato la natura divina , (“ Dio è spirito e verità”), e la fede nella parola di Gesù come condizione necessaria per la libertà: “ se seguirete la mia parola sarete liberi”, realizzando la profezia del salmo” Misericordia e verità si sono incontrate, giustizia e pace si sono baciate”. Da allora la verità è divenuta antropologia dell’esistenza, “ Il logos”,fatto persona e atti attraverso la fiducia nella verità illuminante della parola di Gesù Cristo, dimenticato Maestro dai più, anche cristiani e spesso relegato nella liturgia Domenicale, mentre è condizione necessaria dell’essere uomini veri e reali. Su questo modello ontologico-antropologico si è costituito l’Occidente grazie all’incontro di S.Ambrogio con l’imperatore romano Teodosio il grande, morto a Milano il 19 gennaio 395, che ha determinato la diffusione della religione cristiana nell’impero d’Occidente  e d’Oriente, seppellendo i culti tradizionali di Roma e Ario. La grande rivoluzione antropologica cristiana, culla dell’Occidente e motore della civiltà è il primato della persona come verità su tutto, con la nobile attenzione agli ultimi. Questo primato esiste ancora oggi, come valore della civiltà, indipendentemente dalla libertà di accogliere la dimensione mistica dell’uomo, come rivelazione di Dio e sua nuova natura, grazie a Gesù Cristo. E’ stato il cristianesimo a dare all’Occidente le basi del suo sviluppo unendo in modo condizionante per l’essere-persona la verità con la nobile misericordia per il più debole, come appare nel “ Chivalry code” medioevale. Questa nuova civiltà è nata tuttavia dall’assunzione per fede empirica dai fatti che la verità è la manifestazione della più alta natura mistica di Dio e dell’uomo, dono dello Spirito di Dio e del figlio Gesù: un evento che ha cambiato la storia dell’uomo e del suo pensiero, fondando la “religione dell’uomo e per l’uomo” .“Religione” nel suo etimo significa legame tra una realtà onnipotente pensata come vera e l’uomo. La nuova “ fede” invece ha posto una persona, come condizione necessaria per questo legame, da qui la nascita dell’umanesimo e del rinascimento come ricaduta nella cultura. Mentre la seconda dimensione necessaria di questa nuova fede è la nascita di una nuova natura umana come dono dello Spirito di Dio, atto di Gesù Cristo. Da questa attenzione a una realtà in-formativa non empirica ,c‘è stata una ricaduta nel progresso scientifico e tecnologico, ad esempio la scoperta dell’energia elettromagnetica e nucleare, la radio, internet etc.

S.Agostino, figlio spirituale di S.Ambrogio, il filosofo-teologo che prima e più degli altri ha analizzato l’impatto della verità, come dono di Dio, sulla intelligenza e la ragione umana, ha separato il concetto d’intelligenza da quello di ragione, (De Trinitate) in quanto l’intelligenza esiste solo nella luce della fede , cioè richiede un’energia esterna e da qui ha formulato il famoso “Credo ut intelligam”. Tuttavia la capacità di verità oggettiva della ragione umana, figlia della filosofia greca e nel secolo scorso confermata da Piaget , espressione dell’ identità logica adulta della persona dall’adolescenza, permette di arrivare a comprendere la fede; “ Intelligo ut credam”, ma non a viverla, in quanto da Gesù in poi l’intelligenza della verità, è stata rivelata come dono libero di Dio della natura divina all’uomo , attraverso il suo Spirito. (Pentecoste) e donata a chi crede, origine della nuova natura umana.Ma chi dona è libero di donare a chi sceglie di donare. Chiedere questo grande dono è dunque condizione necessaria per essere intelligenti ! L’intelligenza dell’uomo, che non è “l’insight “dello scimpanzé, può esistere, secondo il Maestro del tempo e della storia, se è accesa dalla luce della verità e poiché la verità è il dono principale di Dio, “ il logos” rivelato come essenza della sua natura spirituale, essa può esistere solo dalla libera scelta dell’uomo di accogliere o meno la Sua parola come sorgente di verità e di libertà assoluta dalla morte, chiamando l’uomo a vivere come necessità questa nuova possibilità.L’intelligenza è dunque nutrita dalla libertà e dalla verità.Solo la verità può rivelare ad esempio se l’amore è vero amore ed è per questo che la fede cristiana adulta non è separabile dalla maturità cognitiva ed affettiva, che la psicoanalisi chiama “genitalità” ,che significa scambio di doni che ha come fine la creatività, non sessualità, comune agli animali e di cui può essere solo strumento. Per questo si puo’ affermare che la nascita di Gesù Cristo, scambio di doni tra una donna e Dio, corrisponde all’introduzione della genitalità nella cultura e l’assunzione di una donna come madre dell’umanità. La verità, infatti, anche se è cercata, come insegna l’intuizione da cui nasce la ricerca scientifica o filosofica, non illumina l’intelligenza se non c’è un azione misteriosa del “ Logos” divino, il cui improvviso rivelarsi alla ragione non può essere frutto dell’evoluzione., essendo un nuovo tempo.Pertanto il suo incontro con la materia e con la ragione umana è indeterminabile a priori. Un equazione matematica, frutto della ragione logica applicata, puo’ solo chiudere il sistema della verità ,aperto dalla teoria, in una legge che vuole essere valida sempre, ma non genera teorie e verità, arriva sempre dopo. Nella struttura del pensiero, in allegoria, l’intelligenza della verità sono le ali dell’aereo, senza di queste non può esistere né l’aereo , né un pilota, al massimo un trattore, che comunque richiede una guida. Il rifiuto del cielo, che nasce dal rifiuto dell’indeterminabile, cioè dalla paura dell’insicurezza, non toglie la responsabilità di guidare l’esistenza.

 La teoria della Medicina, che noi insegniamo è coerentemente rivolta non a chiudere l’uomo nella sicurezza delle conoscenze empiriche del suo universo biologico o clinico, anche fonte di profitto, ma a aprirlo alla conoscenza unica ed irripetibile del suo essere nascosto dalla malattia e dalla sofferenza,  verso la libertà dell’infinito, che c’è nell'uomo e nella donna,cioè a vedere le infinite e indeterminabili risorse del suo essere nella verità, l’amore e la bellezza cioè la sua vera natura. Il fatto che questa sia creduta immagine di un mistero divino attualizzato nell’esistenza personale, non toglie l’evidenza della coscienza della domanda misteriosa di senso e di scopo nella natura umana dall’adolescenza in poi che esiste nel malato, come insegna la kairologia.
La riduzione della medicina al biologico e all’empirico della clinica è un’eresia epistemologica. Il paradigma della Medicina e della scienza medica è infatti cambiato. Si tratta dunque di dare un brevetto di pilota ai medici che formiamo. La malattia infatti nasconde sempre una domanda di verità , illuminante il senso della vita, verso cui è necessario condurre il paziente. Questo è il motivo per cui non tutti possono “essere” medici, formazione che richiede non solo capacità empiriche, ma una nobile idoneità a essere maieuti dell’ essere una persona umana, non bio-tecnocrati che adattano l’uomo alla patologia e all’ambiente sociale o decisioni di un potere, pur essendo la tecnologia necessaria ma non il senso della Medicina. Questo processo di apertura al mistero dell' essere una vera persona umana e la spinta  in questo modo a essere esploratori dell’infinito è caro agli adolescenti, che sentono dentro di sé l’attrazione verso il mistero della domanda di verità, d’amore e di bellezza, che essi scoprono come terra e cielo da esplorare. I medici che incontrano gli adolescenti devono essere molto preparati non nosografi o bio-tecnici indifferenti per la vita o la morte. L’attenzione degli adolescenti al medico non allo psicologo nasce dal fatto che il medico affronta ogni giorno il mistero della vita e della morte, che l’adolescente vive come suo essere. Da qui è nata l’idea nel 1991 di formare i medici al “counselling medico”, come nuova disciplina, da cui sarebbe nata la Medicina centrata sulla persona.  Spingere all’aborto un’adolescente o farla abortire è per questo motivo un crimine benedetto dall’Ordine dei medici e dallo stato che discriminano chi non si è vaccinato contro il COVID, ma non “ i boia di stato”. Nel desiderio di far nascere infatti c’è sempre il desiderio di entrare nel mistero della verità del proprio essere nella vita e dell’essere amati e salvati da un amore. La Medicina centrata sulla persona è infatti figlia dello studio dell’adolescenza ma  questa domanda d’infinito c’è in ognuno di noi. Se scompare siamo cadaveri ambulanti, come oggi molti uomini sia allenano ad essere, standardizzati a un pensiero dominante, chiusi nelle bare delle loro finte sicurezze o nel lor piccolo orticello anelante alla pensione o nel sogno di una vita senza mistero indeterminabile e inquietudine, conflitto o sofferenza, cioè il cimitero dove tutto è ordinato e silenzioso.

Premessa 2: l’Università come sistema aperto

La ricerca dell’unità del sapere, etimo dell’Università, oggi va controcorrente, in un’atmosfera che vuole la frammentazione specialistica. Il lavoro cerca tecnici non critici che possano far fare soldi. I valori antropologici, la maturità affettiva e la qualità etica della vita non contano: la parola d’ordine è: capacità di fare profitto. Questa epistemologia del lavoro e sbagliata nella sua essenza: è l’intelligenza dell’uomo , la sua creatività, i suoi valori morali, il senso di comunità (A.Adler)che crea l’impresa, come è stato e lo è per le grandi imprese famigliari. Valori ed affetti e senso sociale, genitori della creatività, sono sempre alla base dello sviluppo di un paese e del mondo. E’ questo il motivo per cui un governo illuminato deve investire sul favorire la qualità delle cure materne e la famiglia naturale dove si formano gli affetti e la salute di base e il senso sociale.

Per quanto riguarda l’Università Italiana, è evidente dai risultati che la sua conduzione fino ad oggi è stata fallimentare con grandi responsabilità di ministri ignoranti o meno, burattini di partito a caccia di poltrone e stipendi, poco intelligenti e manovrati dai burocrati del MIUR, la cui parola d’ordine benedetta dalla sinistra e dalla CRUI,  è “ Potere, stato e lauti stipendi pubblici”. La docenza è oggi un vitalizio non motivante per la pensione.

 Alla base di questo potere annichilente le risorse creative del paese è l’illegittimità del MIUR contro la legge , quale ad esempio l’art.172 del DR 1592 dl 1933, nell’attribuirsi un potere illegittimo di dare un valore legale al titolo, quando invece il filosofo Gentile, ministro dell’Università in un governo fascista (assassinato a Pisa da squadracce comuniste nel 1944), aveva scritto, in modo liberale, che l’Università poteva dare solo “qualifiche accademiche”. Questo principio è stato pienamente sposato dal liberale Einaudi che voleva l’Università “ vergine da bolli”, profetizzando che il contrario avrebbe paralizzato lo sviluppo del paese, come è stato. La CRUI si è adagiata bene in questo ambiente burocratico, all’origine di una mare di truffe a danno del merito, perché è favorevole al ruolo impiegatizio del docente, che significa stipendio sicuro e pensione anche se sei un ignorante , un imbecille , uno psicopatico o un perverso, e studenti succubi e incollati alla pletora di esami di corsi triennali anche ridicoli, (esempio “ Scienze e tecniche equine “ o “ Distillazione della grappa” o “ Mediazione linguistica” etc) il cui scopo è garantire gerarchie di ruoli accademici e stipendi pagati dallo stato- Pantalone, naturalmente spesso oggetto di trattative spesso truffaldine. Anche il sistema scientifico italiano è ridicolo: i nostri dottori di ricerca si diplomano a 28-30 anni e il sistema scientifico è statale ! Il risultato è stato l’annichilimento della fonte dello sviluppo del paese, con l’esilio scientifico e lavorativo di centinaia di migliaia di giovani, un tasso di ricercatori ¼ di quello in Germania, la metà dei laureati di Inghilterra, Francia e Germania. L’Università italiana è un’università di potere non di merito personale , non misurabile dalla burocrazia statale ma dalla qualità dei persone, dei corsi e dalle richieste del mondo del lavoro. E’ necessario e urgente per aprire il sistema per prima cosa riformulando in senso incentivante il diritto allo studio, come ho proposto già nel 2010 e togliere l’illegittimo e inesistente “ valore legale dei diplomi accademici”, rendere completamente responsabili sul piano amministrativo e di gestione le università, abolire qualsiasi bollo statale da concorso per la docenza universitaria che dovrebbe essere frutto di una libera trattazione contrattuale tra il docente e l’ateneo, come in una squadra di calcio. Oggi un Nobel è pagato meno di un nullafacente. L’Università italiana dovrebbe istituire un circolo virtuoso centrato sul valore della persona e il suo merito, sia studente che docente, senza ricevere un euro dallo stato che dovrebbe invece garantire attraverso le Regioni un nuovo modo di finanziare per merito il diritto allo studio, come ho suggerito.

Se gli idioti che hanno messo i bastoni nelle ruote nello sviluppo dell’insegnamento della Medicina centrata sulla persona da parte dell’Università Ambrosiana, leader nel mondo in materia, danneggiando anche la nostra immagine e procurandoci danni economici ingenti per lo sviluppo, non ci sarebbero stati 170.000 morti a causa del COVID, perché da venticinque anni il paradigma d’insegnamento della Medicina sarebbe cambiato e si sarebbe sviluppato un sistema preventivo centrato sulle risorse della persona che generano resilienza. Per quanto riguarda poi l’ammissione a Medicina, Lorenzin e Speranza e i vari Giannini, Fedele etc, non sono stati capaci di riformare il criterio d’idoneità e nemmeno la programmazione dei numeri per cui oggi siamo carenti di medici. I test, che oggi possono ammettere persone senza valori ideali o psicopatici , possono essere sostituiti da strumenti validi a questo scopo, come li abbiamo sperimentati fin dal 1999. Su cinque studenti oggetto della sperimentazione “Centrata sulla qualità della persona”, quattro erano nati per la medicina , ma nessuno ha superato la selezione dei test.

Il problema del fallimento dell’Università Italiana nel valorizzare il merito e i giovani è culturale. L’Italia ha una cultura in cui l’innovazione e la creatività dei giovani non è premiata perché questa minaccia la gerarchia di poteri politici e di management che spesso sono finalizzati a garantirsi solo sicurezze finanziarie “ad vitam con l’adesione alla parte politica conveniente. La politica del controllo burocratico chiede controllori e razionalizzatori, non innovatori. Lo stato non ha valorizzato l’imprenditoria giovanile in un paese in cui le potenzialità creative sono enormi, come la storia dell’innovazione scientifica tecnologica lo dimostra Se il mondo è nell’era moderna lo si deve alla genialità degli italiani, spesso sviluppata all’estero, in un ambiente culturale che valorizza le risorse della persona, come negli USA, non l’iscrizione al partito o il potere finanziario. L’Italia ha dato radici umanistiche, giuridiche, arte, cultura e scienza al mondo e lo ha cambiato in meglio. Oggi è ridotta a essere burattino di grandi poteri, ma questa non è la nostra anima e bisogna comunicare ai giovani e a governi che vogliono essere illuminati, di lottare per la meritocrazia, non adattandosi allo “status quo ante”. Le grandi innovazioni, come abbiamo dimostrato, avendo cambiato la storia della Medicina, non nascono dall’adattamento, ma da grandi ideali e dalla forza affettiva e morale di chi li sostiene e fortunatamente esiste ancora nei giovani un forte intelligenza emotiva, che nasce dalla qualità delle cure materne nei primi tre anni di vita, una creatività originale, un’anima cristiana che caratterizza i nostri giovani, ma che rischia di scomparire nella cultura degli smartphone, che danneggia il cervello, della standardizzazione del pensiero, della digitalizzazione forzata, sarcofago imposto dall’Europa, che oggi vuole distruggere anche la famiglia naturale sotto pressione nella lobby pre-genitale LGBT, un forte potere nascosto che contagia i media, e che vuole leggi per insegnare a scuola che non esistono il padre e la madre, ma il genitore 1 e 2 , rendendo lecita provette fecondative riempite dall’esito di una masturbazione a pagamento, che “sinistramente molti vogliono promuovere spacciandola come “ libertà democratica”. L’Occidente, oggi, ha dimenticato la natura morale dell’uomo, che nasce dall’oblio delle radici antropologico-cristiane dell’Occidente. La tecnica e i suoi profitti vogliono normalizzare la pre-genitalità che tramite i sensi di colpa inconsci che genera , porta a malattie, alla morte e alla guerra, come insegna la psico-analisi e documenta l’epidemiologia, mentre la creatività, motore di sviluppo è figlia della genitalità madre della generatività sia simbolica che sessuale. Oggi il grande problema è favorire lo sviluppo genitale della cultura, che passa attraverso il recupero delle radici antropologico-cristiane dell’Italia, che andrebbero messe a Costituzione., come DNA. Anche a livello istituzionale il problema si risolve adottando l’epistemologia del sistema aperto fondato sulla verità dell’essere una persona reale, come motore ed essenza dell’ interazione delle persone , fonte primaria della vita in ogni dimensione. Più il sistema è chiuso da interazioni fondate sul falso (pseudo-realtà) , più il sistema muore. Il conflitto tra la realtà dell’essere una persona umana e una pseudo-realtà, non può essere nascosto per la ragion di potere o di stato. Questo vale in ogni dimensione della persona che delle istituzioni.

3. Verità, libertà, salute e persona

Cosa hanno a che fare con l’Università Ambrosiana queste premesse ? L’Università Ambrosiana non è confessionale , proprio alla luce del fatto che l’intelligenza della verità è un dono del mistero della libertà di Dio di accenderne la luce . La libertà è una condizione necessaria per un sistema aperto ma essa si può fondare solo sulla verità. Anche un filosofo e uno scienziato ateo possono ricevere infatti questo dono senza essere consapevoli della sua natura divina, come la luce del sole illumina anche chi si nasconde dietro un albero che gli offre una pseudo-sicurezza, ad esempio una formula matematica , una procedura scientificamente corretta o un pensiero filosofico. La vita infatti non è riducibile a una formula matematica. Tuttavia senza luce l’albero muore. In realtà sotto sotto, vi sono due problemi: la paura del mistero indeterminabile del Logos e un delirio di onnipotenza: la “ bauscia” dell’essere, detto in meneghino, che non vuole riconoscere che l’esistenza della luce non è determinata dall’uomo e impallidisce di fronte al mistero dell’attualità della radiazione cosmica di fondo, da cui ognuno di noi in ogni momento è attraversato, come da trecento milioni di neutrini in un cm 2 di pelle, entrambe partite tre miliardi e ottocento milioni di anni or sono dal Big.Bang, il cui senso e il cui fine è fenomenologicamente e misteriosamente la vita. Questo nostro essere fisico nel tempo dell’universo, parte di un sistema aperto e indeterminabile se non a frammenti di conoscenza ridotta all’empirico, è un fatto affascinante e misterioso. O è un evento casuale o è l’epifania di un progetto a noi ignoto e diverso per ogni uomo, come il linguaggio di un sogno da decifrare, ma il cui generarsi è una legge della natura umana .

La nostra Università è oggi strutturata sulla ricerca della verità e la formazione in grandi campi: la salute e la persona, in particolare l’adolescente, temi centrali per la libertà dell’uomo , la pace e lo sviluppo del benessere nel mondo, e la storia dell’aeronautica, allegoria della ricerca inesausta dell’uomo dell’infinito nel cielo e nello spazio (per questo mi è cara oltreché per motivi genetici ed epigenetici). In questi tempi, anche grazie a un piccolo animaletto, facilmente neutralizzabile, ma che ha terrorizzato il mondo grazie alla pubblicistica dei virologi da “talk show”, perpretatori di una falsa riduzione della medicina e della scienza a un’erronea frammentazione biologica meccanicista e determinista, anche con enunciati pubblici falsi, che hanno reso l’uomo succube a ogni potere, la testimonianza della verità sulla reale natura dell’uomo, nella formazione del medici o e nella ricerca è più che mai un fatto necessario.

Oggi, più che ieri la ricerca della verità demarca gli uomini veri da quelli falsi. La pandemia del SARS-COV 2, benedetta dal grande potere finanziario, come fonte di profitto, è stato l’esempio di un valzer pilotato da falsità a danno della popolazione, che deve essere sottomessa e non decidere per il proprio bene e quello dei figli. Milioni di morti e in Italia più di centomila hanno pagato una pandemia dell’ignoranza epistemologica e scientifica del cambiamento della medicina e del nuovo paradigma la “ Medicina centrata sulla persona” nata da noi nel 1998, che ha donato al mondo il nuovo concetto di salute: “La scelta delle migliori possibilità per essere la migliore persona umana”, costruito sul felice incontro tra scienze di base , scienze umane e filosofia morale, presentato, su invito, insieme alla teoria e ai nostri corsi alla WHO/OMS nel 2011, in quanto riconosciuti “pionieri” nella materia.(2011)

 La salute è il risultato dell’interazione di sistemi aperti di variabili appartenenti alla soggettività, la biologia, l’ambiente, indeterminati e che  trasmettono energia 

Tuttavia questa verità, se pur conosciuta, che porta alla prevenzione e alla “self-care”, non è ancora diffusa in Italia e nel mondo nelle applicazioni formative e nella salute pubblica ed è per questo che è necessario perseverare con tenacia nella formazione alla Medicina centrata sulla persona e nella ricerca . L’interazionismo psico-neuro-endocrino-immunologico-epigenetico, verità assoluta della natura umana e la teleonomia, scomode per gli ignoranti deterministi, che emerge dalla ricerca delle scienze umane e dalla kairologia, hanno trovato grandi resistenze, favorite dal clima relativista post-modernista della cultura filosofica che nega l’esistenza della verità oggettiva, strada maestra per negare l’esistenza di Dio. Purtroppo questa pandemia relativistica e l’ignoranza epistemologica si è manifestata nella cupola sanitaria italiana diretta per tre governi da un analfabeta (ben s’intende nella materia medica e scientifica) e sostenuto da semi-analfabeti che sono responsabili per la loro ignoranza e le loro omissioni di più di centomila morti, diffondendo il terrore e promuovendo la conculcazione dei diritti fondamentali dell’uomo, perché non aggiornati sulla SARS-COV 1, scomparsa in un anno senza vaccinazioni di massa come la MERS del 2009. La verità è divenuta relativa ai poteri istituzionali, come è apparso anche dalla sentenza recente della Corte costituzionale italiana, per cui la ragione non deve essere fondata sulla verità. E’ il potere che vorrebbe decidere ciò che è ragionevole per un uomo, non la verità oggettiva. Nessuno può imporre l’inoculazione di sieri che la verità scientifica mostra produrre un terremoto epigenetico proprio perché l’art. 32 della Costituzione lo vieta. La libertà e giustizia sono sorelle ed entrambe sono figlie della verità. Molti giovani e adulti nel mondo e in Italia , sono morti o invalidi per questa “ragionevolezza del potere sanitario , una pandemia degli asini, e molti bambini hanno avuto e avranno conseguenze gravi dalla scellerata induzione della loro vaccinazione. Centinaia di migliaia di adulti sono stati vittima di effetti gravi , tra cui tumori e recidive ed emergenze cardiovascolari, causa anche di morte, dovuta alla loro genotossicità immuno-deprimente, (infatti i polivaccinati si ammalano più dei non vaccinati) contro  il COVID   e  le sue VOC che si possono comunque curare e prevenire, seguendo le indicazioni della Scuola Medica di Milano, che è all’avanguardia nel mondo nella prevenzione dal COVID e delle malattie trasmissibili e non trasmissibili. La verità sulla pericolosità dei vaccini mRNA e vettoriali , nascosta in modo criminale, la loro sperimentazione erronea e con numeri ridicoli su bambini-cavie, omettendo di connotare un gravissimo effetto avverso su campione di 1500 cavie umane, in una ragazzina di 13 anni ridotta alla sedia a rotelle , è stata ben documentata nella verità da Christine Cotton, la più importante bio-statistica del mondo. Tuttavia non è difficile analizzare l’attesa e il successo di una vaccinazione di massa in senso psicoanalitico, come un desiderio collettivo di purificazione dal male oscuro, come i sensi di colpa inconsci pre-genitali. La vaccinazione di massa ha avuto, una funzione messianica e purificatrice, come lo ha la guerra Russo-Ucraina per l’Occidente. Tutto questo nasce dal relativismo e la caduta dei valori antropologici-morali del cristianesimo e il tramonto della cultura introspettiva, da cui è nata la psicoanalisi, su cui si è sviluppata l’Europa, che oggi vuole mettere l’aborto come diritto costituzionale.

Come fanno gli USA-protagonisti di storici massacri (Vietnam-Kuwait)- e i paesi europei a scandalizzarsi per le atrocità della guerra Russo-Ucraina, quando in Occidente diversi paesi hanno introdotto il diritto di sopprimere, oltre ai bambini concepiti, quelli nati malati e chi motiva e accompagna al suicidio un malato è visto in Italia come un eroe da premiare ? C’è qualcosa di marcio nel mondo, non solo in Danimarca, direbbe il principe Amleto.

La pandemia invece sarebbe stata bloccata se la cupola sanitaria avesse organizzato una vera prevenzione primaria ed effettuato la prevenzione secondaria, fondata sulla verità disponibile delle conoscenze della epidemia SARS-COV 1, puntando sull’allostasi anti-virale e l’immunostimolazione preventiva, o con l’organizzazione di cure domiciliari efficaci, non certamente centrate sul falso della “ Tachipirina e vigile attesa” , proposizione esortativa del principe degli analfabeti e dei suoi collaboratori semi-analfabeti e responsabile di migliaia di ricoveri e decessi, per causa di medici che hanno rinunciato alla scienza e alla coscienza.

La strategia sanitaria sbagliata e il suo sostegno da parte degli alti vertici istituzionali, per ignoranza o malafede,fa luce su un programma generale di staccare la salute  dalla verità e quindi dalla libertà personale, orientando la medicina esclusivamente alla bio-tecnologia, solo necessario strumento, non alla persona, soggetto della qualità dell’essere nell’esistenza che può essere a favore o contro la salute , relativamente all’interpretazione dell’esperienza possibile , da cui dipende l’allostasi. psico-neuro-endocrino.immunologica– epigenetica. La stessa Corte Costituzionale Italiana, definendo “ragionevole” l’obbligo alla vaccinazione, è entrata in contraddizione con la sua natura di difesa dell’obbligo costituzionale dello stato di “tutela della salute”, tradita dalla strategia fallimentare della cupola sanitaria, da enunciati falsi di rappresentati dei vertici delle istituzioni, denunciata dal Comitato sanitario nazionale, con richiesta di ritiro dei vaccini mRNA e vettoriali e dimissioni dei suoi membri.

Oggi occorre un drastico riorientamento culturale ed istituzionale verso la verità.oggettiva e il senso morale dei valori antropologici cristiani che danno al valore mistico della persona il primato su tutto. Nel lavoro del medico questo è essenziale, perché nella richiesta di aiuto di un paziente c’è al tempo stesso una domanda di verità su quel che accade dentro di sé (Dia-gnosi= guardare attraverso) e d’amore nella cura (inaugurata dalla parabola del Buon samaritano, madre degli ospedali). Il medico deve imparare ad essere maieuta della verità nascosta nell’uomo malato, nel suo spirito, nella mente e nel corpo, che interagiscono, che nasconde nella domanda della verità della diagnosi della malattia, la ricerca della verità su stesso, cioè la sua identità non consapevole di persona umana, il suo senso e il suo fine nel tempo. Questo oggi è possibile con l’insegnamento e la pratica del Metodo clinico centrato sulla persona,© che ha rivoluzionato nella teoria e nell’applicazione il metodo diagnostico, introducendo la diacrisi, la diagnosi della persona, “ l’epoké clinica” e la focalizzazione delle risorse, prima dei problemi e del Counselling medico”© , nostre eccellenze formative. Oggi questa rivoluzione farebbe risparmiare sofferenze e costi sanitari come abbiamo dimostrato dal 2003, ed è necessaria, per impedire che la medicina, come sta accadendo, si sviluppi sul falso, a fini di profitto e di potere, come è stato evidente nella strategia sanitaria anti-Covid. E’ una vera missione l’orientare la clinica alla medicina centrata sulla persona e la salute pubblica all’educazione alla salute e la prevenzione con il cambiamento di paradigma della scienza medica, per rispettare la verità epistemologica della medicina ma anche programma politico che vede la persona come senso dell’universo e la sua libertà come fine. Tuttavia questo è impossibile senza guardare il cielo e l’infinito dentro e fuori di noi, ( ricordando Zenone e anche Kant), combattendo il potere delle tenebre, già vinte dalla luce della verità nel possibile e misterioso svelamento dell’essere (A-leteia) all’intelligenza dell’uomo “En to s to alezinòn , o fotìzei nta antròpon(C’era la luce vera che illumina tutte le cose degli uomini” ( Giovanni Ev.- prologo), che permane sempre come possibilità affidata alla nostra scelta fondamentale di “aprire” la profondità del nostro essere. : “ Redi in te ipsum, in interiore homine habitat veritas” (S-Agostino). In questo il lavoro del medico appare come “Testimonianza della verità” che nasce dalle sue capacità maieutiche.

Questa è una rivoluzione da continuare e un compito esistenziale che unisce l’essere alla conoscenza e all’insegnamento come aveva intuito Cartesio: “ Cogito ergo sum”, ma anche “ Sum ergo cogito”, se vogliamo essere uomini degni di una nobiltà innata che appare nell’adolescenza per motivare a volare alto. A questo fine dacci o Signore “ Le ali delle delle aquile, lo sguardo delle aquile, l’artiglio delle aquile”, come ricorda la preghiera dell’aviatore, di cui celebriamo il 100° anno, nella storia dell’Aeronautica militare italiana. Purtroppo ,infatti,il nemico della verità esiste sempre e bisogna combattere il falso, non adattarsi, sottomettersi e combattere coloro che vogliono rendere ciechi i bambini e i giovani insegnando a non essere uomini e donne vere.

Al nostro patrono S.Ambrogio chiediamo la fede che “c’infiammi d’ intenso fervore e che non ci faccia conoscere il veleno dell’inganno” (S.Ambrogio– Inno all’aurora), perché la luce della verità possa splendere.

Con questo invito e augurio per tutti, desidero inaugurare l’Anno Accademico 2023-2024, che intensificherà il nostro lavoro formativo e scientifico, ancora contro-corrente, che trova nel cambiamento di paradigma della scienza medica, della medicina e della pedagogia medica (Medical education), da noi iniziato da 28 anni,la sua più alta espressione.